Dopo aver interpretato per ben cinque stagioni il ruolo del Capitano Giulio Tommasi nella fiction ‘Don Matteo’, l’attore romano Simone Montedoro è tornato sul set della popolare serie in una delle puntate come guest star. Nel prossimo febbraio, invece, sarà su Rai1 protagonista accanto a Vanessa Incontrada della nuova fiction ‘Come una madre’. Simone Montedoro, in questo periodo in teatro con ‘La casa di famiglia’ per la regia di Augusto Fornari si racconta a IN COPERTINA.
Simone sei tornato come guest star in una puntata di questa stagione ‘Don Matteo’ nel tuo vecchio ruolo del Capitano Tommasi. Com’è stato ritornare su quel set che hai vissuto per cinque stagioni?
Devo dire che tornare sul set di ‘Don Matteo’ è stata davvero una bella esperienza, emozionante e dal gusto un po’ nostalgico. Tommasi torna a Spoleto con la moglie Lia (interpretata da Nadir Caselli, ndr) per fare visita al maresciallo Cecchini (Nino Frassica, ndr), ma ha un piccolo incidente che gli provoca una perdita di memoria e si comporta come se fosse ancora il capitano della stazione dei carabinieri di Spoleto. Faccio, una sola puntata, solo una toccata e fuga per salutare il pubblico perché si dice che possa essere l’ultima edizione.
Quanto ti manca il tuo personaggio?
Tanto. L’ho amato molto. La verità è che, dopo cinque stagioni, Tommasi aveva fatto un po’ di tutto: si era sposato con la figlia del maresciallo Cecchini (Nino Frassica, ndr), aveva avuto una figlia, era rimasto vedovo, si era risposato con la nipote del maresciallo. Penso che gli sceneggiatori non sapessero davvero più cosa inventare per quel personaggio e hanno deciso di fare un cambio. Anche il pubblico è rimasto affezionato a Tommasi me ne rendo conto soprattutto durante le tournée teatrali.
E che rapporti si sono creati con Frassica e Terence Hill, sul set e fuori?
Ho avuto la fortuna di lavorare con attori bravissimi, che poi sono diventati amici. Tornare sul set che ho vissuto per cinque stagioni è stato come se non fossi mai andato via. Con Frassica e sempre una commedia (sorride, ndr) bastava un’occhiata per capirsi al volo e sono molto contento di averlo ritrovato. Terence Hill è una persona meravigliosa, sempre disponibile, umanamente e professionalmente, e oggi mi onora della sua stima e della sua amicizia. Con lui sul set si respira un’atmosfera speciale.
Cosa rappresenta questa serie nella tua carriera?
A questa serie devo tanto. Mi ha dato la popolarità televisiva, e per questo sarò sempre grato alla Rai e alla casa di produzione Lux Vide.
Personalmente, oltre che professionalmente, cosa ti ha lasciato il personaggio del Capitano Tommasi?
Ci ho lasciato un pezzo di cuore ed è stata una palestra importantissima anche tecnicamente su ciò che avviene sul set. C’è un grande lavoro dietro. È molto faticoso da parte di tutte le parti. Don Matteo, dura 9 mesi, ma poi si vede il risultato finale, gli ascolti che fa quella serie sono elevatissimi.
A febbraio ti vedremo protagonista su Raiuno nella fiction ‘Come una madre’ al fianco di Vanessa Incontrada.
È una storia intensa e carica di emozioni. Il 2 febbraio in prima serata su Rai1 parte questa nuova serie in tre puntate diretta da Andrea Porporati. Nel cast, insieme a me e Vanessa Incontrada, ci sono Sebastiano Somma, Ninni Bruschetta, Eleonora Giovanardi, Giuseppe Zeno, Katia Ricciarelli e i piccoli Crystal Deglaudi e Tancredi Testa
Che ruolo interpreti?
Interpreto il ruolo di Lino, avvocato, un uomo pieno di sentimento, unito ad Angela (Vanessa Incotrada, ndr) da un dolore profondo per la scomparsa del loro unico figlio, un bambino con la sindrome di Down. Il rapporto familiare con la moglie era già complicato e dopo la morte del figlio lei si allontana da Lino e si rifugia in una casa di famiglia dove incontra due bambini con cui fugge e inizia una lunga e complicata avventura. Lei chiederà aiuto a Lino, che essendo ancora innamorato di lei, le andrà incontro.
Dove ti vedremo prossimamente?
Spero che la prossima primavera mi porti altre proposte che sono nell’aria.
Da tre anni vivi a Ibiza con la tua famiglia e lavori in Italia. Riesci a conciliare tutto?
Si, ormai a livello logistico ho trovato un equilibrio. Viaggio avanti e indietro ma è un piccolo sacrificio che faccio volentieri. Stiamo bene in Spagna, abbiamo fatto questa scelta per motivi di lavoro di Lara (Lara Carnevale, la sua compagna, ndr), che è una istruttrice di girotonic e nostro figlio (Matteo di cinque anni, ndr) parla lo spagnolo meglio di me! (ride, ndr).