Cantautore sensibile e intelligente, che da sempre nei suoi brani svela le fragilità umane e l’importanza di non tradire mai se stessi, Gianluca Monaco recentemente ha pubblicato il nuovo EP “Ho fatto bene“, anticipato dal brano “Il Dubbio”.
Sei i brani, con testi e musiche dello stesso Monaco, composti con lo stile che caratterizza da sempre il repertorio del cantautore romano. Brani che affrontano tematiche sociali e della vita quotidiana di ciascuno di noi: un viaggio attraverso le pieghe dei sentimenti, delle relazioni e del bisogno di serenità ed equilibrio che avvolge il nostro bisogno di espressione e stabilità.
Gianluca, come nasce il brano “Il Dubbio”?
“Il Dubbio” è stato scritto verso la fine di gennaio 2020 in una notte faticosa e piena di emozioni e pensieri contrastanti. Rappresenta la voglia di non volersi “accontentare” della vita di tutti i giorni, la voglia di voler approfondire, di andare fino in fondo alle cose per avere sempre rispetto di sé e a non essere passivi nell’approccio alla vita.
Il pezzo è estratto dell’album “Ho fatto bene”: qual è il fil rouge che lega tutti i brani?
Ho fatto bene “ … a guardarmi tra le mani ho fatto bene… perché in fondo io mi voglio bene… “, è questo il fil rouge. Un invito a prendere la vita nelle proprie mani per quanto possibile, chiedendo a se stessi di andare a vivere un raggio di sole e a non rinunciare, a priori, ai propri pensieri, ai sentimenti, alle emozioni, alle relazioni con gli altri, con la voglia di non tralasciare esperienze per sempre.
Sei uno psicologo: come si concilia la tua professione con la tua attività musicale e viceversa?
Nello psicologo c’è il cantautore e nel cantautore c’è lo psicologo, i due campi si compenetrano. La psicologia aiuta la musica e lo scrivere e viceversa. Per gli aspetti pratici basta organizzarsi. Sveglia presto e tanta organizzazione.
Quanto è importante, secondo te, trattare temi ben specifici – anche non leggeri – nella musica pop attuale?
La musica è sempre un veicolo di trasmissione di emozioni e concetti. La musica popolare lo ha sempre fatto, sin dai tempi della nascita della “canzone” e, oggi più che mai, il cantautore ha questa possibilità di accompagnare e trasmettere contenuti e valori in un periodo storico in cui se ne ha bisogno. A volte si può agire con stile più leggero, altre volte più profondo.
Un’immagine che porterai con te del 2022?
Una relativa agli sguardi e ai sorrisi delle persone nei concerti con la voglia di stare insieme, di condividere uno stato d’animo collettivo. Da una parte, il desiderio di non “perdersi di vista”; dall’altro la voglia di condividere e di non rinunciare al mondo, agli altri. Il loro cantare tutti insieme è un bellissimo ricordo di questo anno, come a Napoli nella serata dello scorso settembre.
Un augurio per il 2023 appena iniziato?
Mi auguro per me tanta musica e per il mondo umanità infinita perché vorrei si superasse questa tendenza al cinismo che mi appare in crescita.
Ascolta ”Il Dubbio”: