Alla XVII edizione del Festival dei Tulipani di seta nera, fondato da Diego Righini e Paola Tassone, uno dei temi portanti è stato quello della sostenibilità perfettamente rappresentata con lo spettacolo “Divina carta” che prende il nome dal podcast realizzato da Comieco(Consorzio nazionale recupero e riciclo degli imballaggi a base cellulosica) per sensibilizzare al riciclo di carta e cartone.
Lo spettacolo, del quale sono protagonisti la regista e presentatrice Janet De Nardis e il comico e autore Marco Passiglia, è stato accolto con un grande riscontro di pubblico entusiasta per una serata tutta da ridere. I Gemelli di Guidonia, Antonio Giuliani, Dado e Angelica Massera sono stati premiati dal festival per le loro brillanti carriere con il premio “Sorriso Diverso” ma, soprattutto, si sono esibiti in performance tutte da ridere facendo da apripista allo spettacolo interattivo di Divina Carta che si è concluso con l’esibizione canora di Marco Passiglia con il brano “Carta Canta” che sta riscuotendo grandi consensi dai più giovani e nelle scuole.
La serata presentata da Fabrizio d’Alessio è stata la conclusione di una giornata dedicata alla sezione delle Digital Serie di cui Janet De Nardis è direttore artistico. Il progetto podcast “Divina carta” era la giusta conclusione per una selezione all’insegna di prodotti audiovisivi che spronano ad agire per la costruzione di un mondo migliore. Nello spettacolo, lanciato già durante la “Paper week” di aprile, attraverso un’impossibile intervista ad un Dante (interpretato da Passiglia) tornato ai giorni nostri per scoprire abitudini e linguaggio di quest’epoca, la De Nardis ha fatto emergere vizi e virtù di un Paese in cui, nonostante le molte cose che possono essere migliorate, siamo primi in Europa per il riciclo di carta e cartone e abbiamo eccellenze nella raccolta differenziata in città del Nord, ma anche del sud Italia. In modo delicato, ma pieno di ironia e fantasia, Passiglia e De Nardis hanno trasportato il pubblico in un viaggio che ha ricordato quanto siano importanti i piccoli gesti quotidiani e che possiamo cambiare il corso delle cose attraverso la fiducia collettiva in una nuova società sostenibile e a misura d’uomo.